domenica 24 gennaio 2010

Netta sconfitta interna per gli U17

Lesmo – Eureka Monza 38 – 73 ( 10-18; 12-16; 4-21;12-18 )

Lesmo: Radice, Pozzoli 6, Fantoni, Garducci, Riva, Oberti 10, Motta 2, Ferrario 4. Siragusa 8, Vitali 2, Cazzaniga, DelZotto 6

Brutta sconfitta. I numeri della gara parlano chiaramente: 44 palle perse, solo 3 volte in lunetta ( con un 100% di realizzazione!!!), 10 falli spesi in tutta la partita. Teniamo abbastanza bene nel primo e nel secondo quarto con un’alternanza di difese: uomo, zona pari e dispari che mette parzialmente in difficoltà Eureka. Si va all’intervallo con un + 12 per Monza.

Al rientro coach Taccarelli decide di partire a uomo, e lì avviene lo sbando in solo due minuti Eureka mette a segno un parziale di 0 a 10. Lesmo va in confusione totale perde; due possessi consecutivi su rimessa laterale, Eureka corre e allunga. Lesmo torna a zona ma con il morale sotto i “ tacchi”, non difende , non reagisce , in attacco solo confusione e continue scelte errate con tiri dal perimetro che non portano alcun contributo al punteggio. Eureka corre, spesso sbaglia ma il parziale di 4 a 21 a loro favore chiude una partita già segnata in partenza.

L’ultimo quarto è un allenamento per gli U17 di Monza, Lesmo risponde con qualche canestro e mestamente si va al fischio finale.

Sicuramente troppo forte Eureka che ha evidenziato tutti i difetti dei nostri U17 come la mancanza di grinta, la poca voglia di sacrificarsi agonisticamente, la staticità motoria, e soprattutto il fatto che non esiste “gruppo” tra i componenti squadra.

Il coach si assume la responsabilità della sua scelta errata di aver giocato a uomo in diversi momenti della gara e soprattutto all’inizio del terzo quarto, ma si rifiuta di impostare le partite, in campionati giovanili, solo a zona per contenere, in termini numerici, le sconfitte.

Settimana prossima partita con Settembrini, sconfitto all’andata di un solo punto e si spera in una reazione caratteriale e positiva da parte di tutta la squadra.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Come sostenitore non posso non "abbozzare" per quanto riassunto riguardo la partita di domenica scorsa. Il rammarico più grande é leggere che "non c'é sacrificio e spirito di squadra".
Parliamo del "sacrificio": agli allenamenti settimanali si presentano quasi sempre i soliti membri della squadra, colore che "dormono col pallone sotto il cuscino" per dirla a guida di giornalista. Ebbene questi sono "impiegati" malamente perché NON costituiscono (ahimé) un quintetto BASE. Il cosidetto "ZOCCOLO DURO". A questi si preferisce far giocare in partita ufficiale - chi non si é presentato durante gli allenamenti - pensando che la "fisicità" sia tutto. Spirito di squadra é il secondo punto: bene ma come si può chiedere spirito di squadra se lo stesso allenatore si stizzisce come una prima donna durante le partite e per "punire" i suoi giocatori si siede in silenzio-protesta per un periodo e più nel corso della partita? Queste mancanze-debolezze le avevamo già vissute con Panella (n.d.r.). Lo spirito di squadra va creato,alimentato, ed infine proposto come ESEMPIO. E' troppo comodo "sbrodolarsi" addosso parole per poi chiedere scusa "assumendosi la responsabilità". Chi fa la legge deve essere al di sopra della legge.
"DURA LEX SED LEX". L'allenatore dovrebbe invece riconoscersi che fare il "team manager" é un'area di sviluppo nella quale Lui non é ancora autonomo, e pertanto con VERA UMILTA' proporsi invece che sbraitare durante le partite come se dovesse richiamare a sé un gregge di pecore. Rispettare per essere rispettati, questo é uno dei valori che dovrebbe PRIMARIAMENTE tenere a mente. Nella vita, nel lavoro e nel gioco.
A presto.