lunedì 28 novembre 2011

Gli amici di Beethoven

A.S.Lesmo - Basket Seregno 72-66 (22-21 34-34 55-44)

Lesmo : Rossi 15, Simone 2, Boldetti 6, Forneris 6, Zappa 5, Cazzaniga 10, Mariani 5, Meregalli 3, Ghezzi 16, Viganò 4.

Arriva la nona vittoria in campionato per la serie D che regola anche la pericolosa (pur se in un periodo-no) Seregno e prosegue nella corsa in testa alla classifica.

Anche questa settimana è il rientro dopo l'intervallo lungo che spariglia le carte di una gara giocata fino a quel momento senza il piglio necessario.

Infatti dopo un inizio difensivamente rivedibile (le due squadre hanno dato vita ad una prima parte basata sulla rapidità delle conclusioni), i ragazzi hanno saputo girare su "on" l'interruttore della voglia di difendere meglio e sono riusciti a ricavarsi il break decisivo grazie ad una serie di recuperi e contropiedi ai quali Seregno non è riuscita a porre rimedio.

Comunque, tornando alla prima frazione, si sono distinti Ghezzi e Cazzaniga nelle realizzazioni mentre sottotono stasera il reparto mezzi-lunghi lunghi con il solo Viganò costante nel rendimento.

Nella ripresa, dicevamo, miglioramento generale guidato da Forneris(7 rimbalzi), dal solito Rossi (serata storta nei liberi) e dal fratello gemello di Mariani (13 rimbalzi 4 rec. e 2 stoppate); quando poi Zappa centra due bersagli dalla media ormai si va in discesa verso il traguardo e gli ultimi due minuti servono solo a Seregno per ridurre lo scarto (e a guastare una gara altresì corretta).

Note positive : il gruppo e la reazione dopo l'intervallo ( coach Ravasi in versione guru-motivazionale?)

Note negative : qualche occasione per chiudere prima la gara gettata via e ancora i tiri liberi sbagliati!

Prossimo incontro, ancora casalingo, Domenica 4 dicembre alle 18.00 contro la sorprendente Varedo.

SUPER P.S. NON PERDETEVI LUNEDI ALLE 15.30 L'INTERVISTA AL COACH DAVIDE RAVASI SU RADIO HINTERLAND 94.6 FM NEL PROGRAMMA LOMBARDIA BASKET RADIO !!

Robi

P.S. : post-partita dedicato al compleanno (non si dicono quanti ma tanto lo si vede sulle candeline...) di Ambrogio Antosti

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