Lesmo - Pall. Stoica Milano 49-51
Parziali : 17-16 / 9-9 / 11-12 / 12-14
Lesmo : Limonta 2, Alfinito, Ripamonti 2, Galbusera 2, Viscusi 10, Sironi 1, Cattaneo 4, Ambrosini 5, Brambilla 2, Quinto 12, Semplici 9
Partita che a causa della presenza di 2 giocatori dell'annata '95 da parte di Milano viene definita a tavolino ma che viene giocata con il risultato sul campo che vede vincitori gli ospiti . Risultato più che giusto che ci vede soccombere con un bel canestro sul fil di sirena dopo una partita piena di errori e giocata male anzi spesso non giocata.
Oggi non avrebbe senso fare la cronaca di un match fatto di tante cose non fatte e di poche cose fatte male salvo qualche spruzzo di pallacanestro che però si è perso nel mare di orrori commessi.
Allora invece è bene imparare dagli errori commessi , imparare ad accettare un po' di più di sentirsi criticare quando si sbaglia e fare un bel bagno di umiltà. Perchè oggi nel primo quarto ,dove i 95 di Milano non hanno messo piede in campo, abbiamo subito oltremodo gli avversari infarcendo il nostro gioco di errori dovuti alla superficialità nel gestire le azioni in attacco e ad una difesa disattenta e poco efficace.
In generale oggi hanno dominato su tutto le palle perse in attacco alla ricerca di soluzioni complicate a discapito di concretezza e semplicità. Le azioni giocate senza coinvolgere la squadra e quelle fatte di scelte inspiegabili dove o si è rinunciato a priori ad attacare il ferro o lo si è fatto schiantandosi sul lungo di Milano che aveva centimetri e atletismo e che forse nessuno ha visto esibirsi in schiacciate varie nel riscaldamento.
Poi la difesa, mai attenta e con avversari spesso lasciati soli a causa anche di una comunicazione praticamente assente, ha completato l'opera.
Infine il tasto dolente, non sapere accettare le critiche. Questo è stato stasera il vero tallone di Achille che non ci ha permesso mai stasera di cambiare marcia per trovare il guizzo vincente.
Allora ricordo a tutti che il compito dell'allenatore non è quello di fare sempre buon viso a cattivo gioco , anche in una partita come questa già decisa nel risultato prima dell'inizio, ma anzi cercare di migliorare ogni suo giocatore evidenziandone sia le pecche fisiologiche , perchè tutti abbiamo i nostri difetti da migliorare, sia quelle che possono essere anche solo di una partita ma che vanno corrette per evitare magari che si ripetano in una con in palio qualcosa di più importante.
Sono certo che comunque chi ha saputo ascoltare oggi più che mai trarrà spunti di riflessione per migliorarsi in futuro perchè come sempre si dice si impara più da una sconfitta che da cento vittorie .
I love this game !
Parziali : 17-16 / 9-9 / 11-12 / 12-14
Lesmo : Limonta 2, Alfinito, Ripamonti 2, Galbusera 2, Viscusi 10, Sironi 1, Cattaneo 4, Ambrosini 5, Brambilla 2, Quinto 12, Semplici 9
Partita che a causa della presenza di 2 giocatori dell'annata '95 da parte di Milano viene definita a tavolino ma che viene giocata con il risultato sul campo che vede vincitori gli ospiti . Risultato più che giusto che ci vede soccombere con un bel canestro sul fil di sirena dopo una partita piena di errori e giocata male anzi spesso non giocata.
Oggi non avrebbe senso fare la cronaca di un match fatto di tante cose non fatte e di poche cose fatte male salvo qualche spruzzo di pallacanestro che però si è perso nel mare di orrori commessi.
Allora invece è bene imparare dagli errori commessi , imparare ad accettare un po' di più di sentirsi criticare quando si sbaglia e fare un bel bagno di umiltà. Perchè oggi nel primo quarto ,dove i 95 di Milano non hanno messo piede in campo, abbiamo subito oltremodo gli avversari infarcendo il nostro gioco di errori dovuti alla superficialità nel gestire le azioni in attacco e ad una difesa disattenta e poco efficace.
In generale oggi hanno dominato su tutto le palle perse in attacco alla ricerca di soluzioni complicate a discapito di concretezza e semplicità. Le azioni giocate senza coinvolgere la squadra e quelle fatte di scelte inspiegabili dove o si è rinunciato a priori ad attacare il ferro o lo si è fatto schiantandosi sul lungo di Milano che aveva centimetri e atletismo e che forse nessuno ha visto esibirsi in schiacciate varie nel riscaldamento.
Poi la difesa, mai attenta e con avversari spesso lasciati soli a causa anche di una comunicazione praticamente assente, ha completato l'opera.
Infine il tasto dolente, non sapere accettare le critiche. Questo è stato stasera il vero tallone di Achille che non ci ha permesso mai stasera di cambiare marcia per trovare il guizzo vincente.
Allora ricordo a tutti che il compito dell'allenatore non è quello di fare sempre buon viso a cattivo gioco , anche in una partita come questa già decisa nel risultato prima dell'inizio, ma anzi cercare di migliorare ogni suo giocatore evidenziandone sia le pecche fisiologiche , perchè tutti abbiamo i nostri difetti da migliorare, sia quelle che possono essere anche solo di una partita ma che vanno corrette per evitare magari che si ripetano in una con in palio qualcosa di più importante.
Sono certo che comunque chi ha saputo ascoltare oggi più che mai trarrà spunti di riflessione per migliorarsi in futuro perchè come sempre si dice si impara più da una sconfitta che da cento vittorie .
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